NON ARRENDERTI,
CHIAMACI.

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FITTMA Studio

 

FITTMA Pro 

A PESARO, CON ISTRUTTORI SPECIALIZZATI,

CORSI DEDICATI E PERSONALIZZATI DI

Preparazione fisica specifica

per sostenere la 

PROVA DI EFFICIENZA FISICA

 per i Concorsi Pubblici

nelle FORZE DELL'ORDINE

o nelle FORZE ARMATE

di qualunque ordine e grado

Guardia di Finanza

Polizia di Stato

Carabinieri

Accademia - Corso Ufficiali;

Scuola Sottufficiali - Ispettori/Marescialli;

Finanzieri - Allievi Finanzieri. 

Scuola Superiore di Polizia  - Corso per Funzionari e Dirigenti;

Scuola Allievi Ispettori; 

Scuola Allievi Agenti. 

Scuola Ufficiali; 

Scuola Allievi Marescialli e Brigadieri; 

Scuola Allievi Carabinieri.

Marina Militare

Aeronautica Militare

Esercito

Accademia Navale - Corso Ufficiali;

Scuola Sottufficiali - Marescialli;

Volontari in ferma Prefisstaa  (VFP) o Volontari in ferma Iniziale (VFI). 

Accademia - Corso Ufficiali;

Scuola Sottufficiali - Marescialli;

Formazione di base

Accademia - Corso Ufficiali;

Scuola Sottufficiali - Marescialli;

Scuola Volontari e Scuole Militari

Vigili del Fuoco

Perchè FITTMA STUDIO per la preparazione fisica ai tuoi concorsi militari?

 

 

Allenati poco, allenati bene. Supera le prove con metodo intelligente.

 

Se stai pensando a Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Esercito, Aeronautica o Marina, sai già che la differenza la fanno pochi, semplici parametri: correre più forte, spingere più pulito, trarre con controllo, resistere senza crollare. 

 

Non servono giornate infinite in palestra: serve un metodo che rispetti i tuoi tempi, la tua struttura e le richieste specifiche del bando (che cambiano per uomini e donne, per ruolo e per corpo). 

 

Qui entri con ciò che sei oggi e ne esci con ciò che chiedono le prove, senza scuse.

 

L’idea: trasformare i requisiti in abitudini.

 

Non ti sommergiamo di schede. 

 

Ti insegniamo come fare piegamenti che valgono per regolamento, come arrivare alle prime trazioni reali (anche se oggi sono zero),  ogni gesto diventa un’abitudine efficiente: lo fai bene, lo fai sempre, lo fai sotto pressione.

 

Per chi ha poco tempo (e un po’ di “ruggine”).

 

Se studi, lavori, o semplicemente non sei mai stato un “tipo da sport”, non sei fuori posto. 

 

Qui si lavora sull’essenziale: tecnica pulita, progressioni minime ma costanti, gestione dello sforzo. 

 

Nessun culto del dolore, nessuna seduta-fiume. Poco, bene, spesso. E quando serve, adattiamo: caviglie rigide? Si parte dalla mobilità. Sovrappeso? Si costruisce la corsa partendo da cammino e forza di base. Trazioni impossibili? Si arriva con propedeutiche intelligenti, non con scorciatoie.

 

Piegamenti sulle braccia.
Non “più piegamenti”: più piegamenti validi. Corpo in linea, profondità reale, ritmo sostenibile. Lavoriamo sul gesto… e sul core: se l’addome cede, le braccia si svuotano.

 

Trazioni alla sbarra.
Da zero a una, da una a tre, da tre a cinque. L’ordine non è casuale: scapole prima, poi tirata. Le “negative” lente valgono oro. Eliminiamo gli slanci inutili: al concorso non passano.

 

Addominali / sit-up / ginocchia al petto.
Qui pesano ampiezza e continuità. Impari un ritmo che non ti brucia al 30° secondo e non ti fa “rubare” ripetizioni. Il core non è un gruppo muscolare: è un sistema anti-cedimento.

 

Forze dell’Ordine e Forze Armate: stesso alfabeto, dialetti diversi.

 

Uomini e donne hanno soglie diverse: non cambiamo solo i numeri, cambiamo strategie (cadenza, leve, recuperi). 

 

Stesso obiettivo, strade ottimizzate.

 

Mentalità da concorso: pochi dubbi, molte certezze

 

Alleniamo anche ciò che non si vede nel cronometro: come ci si presenta, come si riscalda, come si gestisce l’attesa, come si reagisce a un errore. 

 

Arrivi al test con un copione chiaro; l’ansia diventa energia pulita e la stanchezza diventa ritmo.

 

Perché funziona: perché non confonde la quantità con la qualità. Perché rispetta la tua agenda reale. Perché trasforma ogni prova in automatismo affidabile, a prova di commissione. E perché non promette miracoli: promette metodo, e il metodo paga.

 

E' penato per chi si sente motivato ma incastrato (studio, lavoro, stanchezza), magari parte da qualche difficoltà motoria o da una lunga pausa. 

 

A chi non cerca un “guru”, ma una strada lineare verso l’idoneità — e, se possibile, verso qualche punto in più.

 

Vuoi farla semplice?


Scegli il tuo concorso, indicaci il tempo che hai e dove sei oggi. 

 

Al resto pensiamo noi: tecnica chiara, progressioni oneste, risultati misurabili.


Il primo passo non è l’allenamento perfetto: è iniziare.